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Il progetto Dignità in campo nasce nel 2018 e si articola su quattro grandi linee di intervento.
Dall’identificazione, mappatura e ricognizione dei territori oggetto della sperimentazione alla sensibilizzazione, comunicazione strategica e capacity building. Sono stati definiti i modelli a supporto dello sviluppo dell’economia sociale, come opportunità di transizione verso nuove forme di lavoro dignitoso, e realizzata una campagna di comunicazione basata sulle esperienze raccolte a Saluzzo e Siracusa.
Nasce dignità in Campo
Il progetto Dignità in campo nasce con il duplice obiettivo di promuovere un modello di lavoro dignitoso nella filiera agricola e prevenire qualsiasi forma di sfruttamento, attraverso lo sviluppo di soluzioni concrete da attuare sul territorio.
Mappatura e selezione dei territori
Sulla base di determinati criteri decisi insieme al Comitato di Indirizzo nazionale, sono selezionati i due territori oggetto della sperimentazione: Saluzzo (Piemonte) e Siracusa (Sicilia). I destinatari diretti del progetto sono: rappresentanti dell’amministrazione pubblica, parti sociali, settore privato, società civile, a livello nazionale e all’interno delle due comunità.
Rassegna dei casi di studio
Sono individuati a livello nazionale e internazionale quattro casi di esperienze di successo finalizzati a evidenziare il ruolo dell’innovazione sociale quale risposta ai problemi legati allo sfruttamento lavorativo in agricoltura: SIparte-Valbelluna, Vazapp’-Foggia, A box of sea-Levos-Leros, VillageLife-Bucharest, oltre a i casi NO CAP e Funky Tomato.
Parte la sperimentazione
Nelle due aree di intervento, sono identificati i fattori di rischio specifici e le modalità di risposta esistenti, oltre alle buone pratiche per sostenere la crescita dell’economia sociale, con particolare riferimento a esperienze realizzate in contesti marginalizzati.
Roadmap per la promozione della Dignità in campo
Redatta dagli attori territoriali di Saluzzo e Siracusa, la Roadmap contiene un itinerario verso una meta finale, la prevenzione dello sfruttamento lavorativo in agricoltura, e dei punti di passaggio, le cosiddette milestones, rappresentate dai risultati intermedi che gli attori locali, supportati dagli esperti dell’ITC-ILO, hanno deciso di raggiungere.
Campagna di comunicazione e documentario
Sono approvati i materiali della campagna di comunicazione, sviluppati attorno a tre concept: sensibilizzazione della filiera, valorizzazione delle imprese sane e tutela dei lavoratori. In contemporanea, nasce l’idea di realizzare un documentario educativo e divulgativo, caratterizzato da uno stile narrativo fedele alla realtà.
Capacity building e piattaforma digitale
Sono organizzati quattro corsi online (“Economia sociale”, “Approcci e strumenti per la Prevenzione di forme di sfruttamento del lavoro in agricoltura”, “Approcci e strumenti per l’applicazione dell’Innovazione sociale”, “L’impresa sociale: quali competenze per rispondere alle sfide sociali”) a ciascun del quale è affiancato un programma sincrono con la formula webinar.
Realizzazione del documentario
Una troupe realizza il documentario itinerante a Saluzzo, Siracusa e Roma, con interviste ai referenti nazionali e locali del Ministero del Lavoro, Confagricoltura e Coldiretti, Flai Cgil, Caritas, Arci, Diaconia Valdese e altri enti del terzo settore, Confcooperative, imprenditori agricoli e lavoratori stagionali.
Hackathon con studenti Saluzzo e Siracusa
Le quattro giornate di hackathon a Siracusa e Saluzzo coinvolgono complessivamente oltre 60 studenti e si concludono con una serie di proposte concrete, avanzate dai ragazzi: dalla creazione di una filiera etica al recupero di edifici sfitti da adibire ad abitazione per i lavoranti. E ancora, programmi di formazione rivolti sia ai lavoratori che agli imprenditori, il coinvolgimento attivo della comunità locale tramite comunicazione sui social ed eventi per ingaggiare anche il pubblico giovane. Ma anche la creazione di gruppi e luoghi dove incontrarsi per informarsi, sollevare la questione e portarla all’attenzione di un pubblico più allargato, a partire da amici e parenti, fino agli amministratori locali.
Rapporto di valutazione indipendente
Il documento, redatto dall’Università di Padova, giunge alla conclusione che per contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro agricolo è fondamentale sviluppare azioni di prevenzione che coinvolgano consumatori, grande distribuzione organizzata, datori di lavoro e gli stessi lavoratori stagionali. Emerge, inoltre, come la questione pur assumendo connotazioni diverse a seconda della località di riferimento, risulta essere caratterizzata da cause e meccanismi molto simili nei due territori oggetto della sperimentazione.
Linee guida per la trasferibilità del progetto
Sono stilate le linee guida del progetto, con l’obiettivo di individuare gli elementi raccolti nella sperimentazione realizzata a Saluzzo e Siracusa e trasferirli in altri territori. Le linee guida sono rivolte alle Amministrazioni pubbliche, alle parti sociali e ai rappresentanti del terzo settore a livello nazionale e locale, interessati a sostenere interventi in un’ottica di prevenzione dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Convegno finale, presentazione del documentario
e sito web
Il 14 febbraio è il giorno del convegno finale di Dignità in campo, a cui partecipano online tutti gli stakeholder coinvolti nel progetto. È presentato in anteprima il documentario e il nuovo sito web, oggetto di restyling.