Campagna di comunicazione

Un piano di comunicazione, approvato dagli attori locali e nazionali, orientato su due piani d’azione.

Le condizioni dei lavoratori stagionali e della filiera agricola non sono note a tutti. Negli ultimi anni l’argomento è stato ampiamente trattato dai media nazionali, che però si sono soffermati più sugli aspetti “scenografici” che sulla sostanza.

Il progetto Dignità in campo suggerisce un cambio di prospettiva attraverso un piano di comunicazione che si pone l’obiettivo di supportare le iniziative preesistenti e dare seguito alle esigenze peculiari emerse a livello territoriale.

In entrambi i territori oggetto della sperimentazione saranno realizzati materiali cartacei a supporto della comunicazione digitale: brochure e flyer informativi, poster con messaggi diretti e slogan efficaci, capaci da attirare l’attenzione di un target quanto più ampio ed eterogeneo possibile.

L’importanza del nome

Il progetto si chiama Dignità in Campo perché è finalizzato a dare dignità ai lavoratori stagionali che ogni anno vengono impiegati nei campi agricoli di tutta Italia e che rappresentano una risorsa indispensabile per il settore primario.

Il logo del progetto rappresenta un campo coltivato, osservato dall’alto e diviso in più parti, proprio come la produzione agricola che è diversificata a seconda del territorio. E differenti sono anche gli ambiti in cui si verificano le situazioni di sfruttamento.

Un messaggio diretto

I materiali pubblicitari realizzati contengono frasi brevi, giochi di parole che veicolano, attraverso immagini legate ai territori oggetto della sperimentazione, messaggi di legalità diretti agli attori coinvolti: produttori, lavoratori e consumatori.

Le immagini e i relativi messaggi che raccontano il progetto, sono parte fondamentale della strategia comunicativa e, pur denunciando le condizioni illegali dei lavoratori stagionali, sono sempre caratterizzati da una connotazione positiva.

Il progetto

Il progetto Dignità in Campo si pone l’obiettivo di sperimentare in due città del Paese, Saluzzo (Piemonte) e Siracusa (Sicilia), azioni mirate a prevenire qualsiasi forma di irregolarità nel settore agricolo.