Sbiadite, arrugginite e con i sellini in similpelle scorticati dall’usura, ma ancora capaci di svolgere il compito per cui sono state costruite: andare e tornare.
La maggior parte dei lavoratori stagionali impiegati in Italia proviene da luoghi lontani. Paesi in guerra come il Mali o in grande difficoltà economiche come molti degli Stati dell’Africa subsahariana.